WiMax, banda larga subito
Concluso il convegno di Catania con i massimi protagonisti della politica e degli operatori. Entro cinque anni le nuove reti in fibra anche in Sicilia, ma si conferma il ruolo della tecnologia WiMax.
Il WiMax porta la banda larga subito e in modo complementare ad altre tecnologie. È una delle lezioni che è emersa oggi, al convegno di Catania appena conclusosi, intitolato “Il Piano Banda Larga: il ruolo delle province ed il contributo degli operatori”. I massimi protagonisti della scena politica e imprenditoriale italiana hanno esposto i piani per estendere la banda larga in Sicilia (e in Italia), nelle centrali telefoniche, con accordi tra PA e operatori. Cinque anni per avere la fibra ottica nelle centrali. Lo si potrà fare tramite i nuovi sistemi di scavo delle microtrincee che permettono notevoli abbattimenti di costi e di tempi e meno disagi per la viabilità.
Nel frattempo il WiMax offre una risposta immediata al bisogno di banda larga:
«Una rete nazionale in fibra ottica realizzata con il supporto di tutti i grandi operatori ed al servizio di tutti i cittadini che promette performance e diminuzione del digital divide italiano. Auspicabile, ma sarebbe un errore, però, ritenere la questione risolta – ha dichiarato Vincenzo Franza, Presidente di Mandarin.
I costi di un intervento cosi imponente, gli inconvenienti legati alla realizzazione ed i tempi che, nella più rosea delle ipotesi, non saranno inferiori ai cinque anni, lasciano oggi il paese nello stesso stato di sufficienza digitale a cui molti, purtroppo, si sono rassegnati».
Mandarin in Sicilia offre conoscenze per risolvere immediatamente i problemi di connettività e, grazie al WiMax, si propone come efficace alleato nella lotta al divario digitale di cui sono vittima le P.A., le imprese e i cittadini siciliani. Senza spese, senza scavi, senza disagi per le Amministrazioni locali ed in tempi ristrettissimi.
«Nel nostro modello regionale il WiMax – ha continuato Franza – infatti, riveste due ruoli molto importanti. Standard di indiscussa qualità, sicurezza e versatilità per la diffusione della banda larga e dei servizi annessi e precursore della fibra ottica in tutte quelle zone giudicate a fallimento di mercato.
Una scelta complementare che creerà una maggiore domanda facendo conoscere i benefici della banda larga ai comuni finora isolati e che rimarrà come una valida risposta in tutte quelle zone in cui la fibra non arriverà mai».
I riscontri del WiMax valgono anche nel lungo periodo, quindi. L’ha rimarcato oggi al convegno catanese Francesco Maria Loriga, responsabile servizi informativi della Provincia di Roma, segnalando un problema: ci sono zone con centrali dotate di fibra ottica e comunque escluse dall’Adsl a causa di doppini troppo lunghi o usurati. Loriga allora propone di mettere infrastrutture pubbliche (come tralicci) a disposizione di operatori wireless, anche WiMax, per consentire loro di offrire il servizio anche nelle zone a fallimento di mercato.
A conferma che questa tecnologia senza fili è qui per restare, soddisfacendo esigenze a breve e a lungo termine. Il problema dei doppini troppo lunghi o usurati infatti non è risolvibile nei prossimi anni se non con il wireless. Servirebbe sostituire i doppini con la fibra ottica nelle case, ma, secondo i piani degli operatori, ciò si potrà fare solo nelle grandi città.
Belle parole ma nei fatti poche cose. La mia azienda, da quando ha attivato Mandarin, ha avuto una linea con una buona banda all’inizio, ma continuamente soffriva di continue disconnessioni. Come si è proceduti ad aggiustare il problema? “strozzando” la banda, così da avere in upload 30 Kbs che garantisce 3 kbs effettivi. Praticamente inutilizzabile! Grazie Mandarin da me e dai miei dipendenti