L’operatore WiMax toscano
Freemax ha comunicato che i propri servizi di connettività e telefonia sono già attivi nel comune di Camaiore (Lu), comprese le frazioni di
Capezzano Pianore, Greppolungo, Lombrici, Metato, Pedona, Pieve, Nocchi, Torcignano, Pontemazzori, Marignana, La Culla, Montemaggiori, Santa Lucia, Montemagno.
I cittadini e le piccole imprese potranno così accedere a telefonia e internet veloce in completa autonomia e libertà dal tradizionale cavo telefonico, senza lunghe attese per l’installazione. È importante sottolineare che verranno raggiunte anche gran parte di quelle frazioni fino ad oggi non coperte dai servizi a banda larga.
Inoltre, tra i primissimi esempi nel campo delle telecomunicazioni in Italia, tutti i consumatori che richiederanno i servizi di connettività e telefonia Freemax, firmeranno un contratto visionato e approvato dal
Movimento Consumatori (coordinamento regionale della Toscana), a garanzia di qualità e trasparenza.
Per illustrare i benefici e i progetti relativi alla copertura WIMAX di Camaiore, Freemax organizzerà nelle prossime settimane una conferenza stampa aperta al pubblico, in cui saranno offerte dimostrazioni del servizio di connettività.
I servizi WiMax di Freemax sono attivi a San Vincenzo (Li), Porcari (Lu), Piombino (Li) e Aulla (Ms) ed in Emilia Romagna a Fidenza (Pr), Fontanellato (Pr) e Busseto (Pr).
La copertura di
Camaiore, rappresenta un’ulteriore conferma dell’impegno di Freemax, in collaborazione con
Retelit Spa, per il completamento dell’offerta di connettività e l’abbattimento del digital divide in gran parte del territorio.
In Toscana però non si può parlare più di digital divide visto che ormai la banda larga è presente ovunque grazie al progetto banda larga per le aree rurali. Io abito in una zona estremamente montana della provincia di lucca eppure viaggio a 7 mega (effettivi siamo intorno ai 6,4) con tempi di latenza inferiori ai 10 ms. E’ ovviamente encomiabile l’operato di questi piccoli operatori, ma il fatto che non vi sia adsl terrestre non significa per forza che un’area sia digital divisa.
scusa…ma cio’ che dici non corrisponde assolutamente a realtà!!!
Con rispetto
Non ho capito quale sia la cosa che per te non è realtà, e quindi cerco di motivarti tutto.
Per quanto riguarda la velocità, hai ragione, in effetti stasera siamo un po’ mollicci come puoi notare dallo speedtest:
http://www.speedtest.net/result/774859399.png
ti faccio presente che sto in un paese dell’alta garfagnana…
Per quanto riguarda il progetto banda larga in sé, ti rimando al sito della regione toscana:
http://web.rete.toscana.it/bandalarga/it/homepage.wp
qui, sempre sul sito della regione, trovi la mappa delle coperture:
http://mappe.rete.toscana.it/beta/mappe.html?area=bandalarga
Saluti
Voi al nord siete fortunati, io vivo un una zona in provincia di Reggio Calabria (15 minuti di auto dal centro dove è presente una copertura estesa in fibra ottica) in cui non c’è adsl, non c’è copertura per telefoni cellulari, non si è mai ricevuto il segnale analogico terrestre della tv ( e sicuramente non ci sarà neanche quello digitale anche dopo il 2012), in più, la linea telefonica della telecom risale agli anni sessanta ed ogni volta che c’è un temporale tutta la zona rimane isolata per una settimana.
La telecom si rifiuta di estendere la copertura, nessun operatore di telefonia mobile si interessa e per il wimax non ne parliamo… (nella zona ci sono oltre 2000 abitanti)
La fortuna, forse, è di avere un’amministrazione regionale che funziona e che porta avanti progetti concreti come quello per la copertura a banda larga totale. Più che di fortuna parlerei di buongoverno, indipendentemente dal colore politico in sé, perché alla fine la banda larga è un’opportunità per tutti!
Certo, il buon governo è avere dato 10 milioni di euro ad una società in via di fallimento che ha incassato i soldi, fatto la rete a tue spese e che non ha nessuna intenzione di mantenerla.
Inoltre la bella regione del “buon governo” ha ignorato tanti piccoli operatori che utilizzavano gia’ la stessa tecnologia e che portavano la banda larga esattamente come Eutelia ma senza spese per il contribuente.
Ora questi operatori chiuderanno perchè la Regione ha introdotto una distorsione di mercato e, dopo il fallimento di Eutelia tu non avrai piu’ nulla.
Perchè non ti leggi il bando come è stato confezinato e cucito addosso a Telecom e Eutelia? Siamo in un paese dove chi fa investimenti viene fatto chiudere e chi deve chiudere viene premiato.
Basta poco poi per comperare la buona fede di chi prima non aveva nulla e oggi ha qualcosa…….
Poi comunque Freemax non è un operatore ma solo un rivenditore del servizio di Retelit.
Cioè non ha nulla, ne una rete ne servizi. E’ solo un contenitore che rivende servizi di altri. Se si guasta qualcosa chiama Freemax e loro che fanno? Telefonano a retelit.
Ma in che mondo vivi! il progetto per la copertura delle aree rurali è stato affidato a eutelia dalla regione toscana, con tanto di contributo di piu di 2 milioni di euro.
Risultato che eutelia copre una buona parte del territorio toscano con il WiFi 5ghz (tecnologia ormai superata) e dismette a livello industriale lo sviluppo del TLC.
Invece Freemax con il wimax puo offrire tagli di navigazione che corrispondono a quelli che ti vende.
Il wifi come tecnologia vale ormai poco, se su un nodo sei collegato in 5, vai a 7 mega…. se sei collegato in 20… voglio vedere a quanto navighi!!!
Vorrei farti presente che a 5 ghz c’è solo la connessione dalla base station alla cpe del cliente, mentre il trasporto è tutto su banda licenziata per la maggior parte a 17 ghz. Inoltre su una singola BS non possono essere installate più di 30-40 utenze, ma basta aggiungere una seconda bs per risolvere il problema. Al di là dei tecnicismi comunque resta il fatto che la toscana non può venire definita una regione digital divisa (come sostenevo inizialmente).
Non è vero… solo il backbone e’ a 17Ghz. Molti link sono in banda 5 giga come le diffusioni. Comunque è vero.. tra qualche anno hiperlan verra’ sostituita da altri protocolli e non penso che Eutelia investira’ in quegli impianti… basta fare i conti
Impianto composto da:
1 link 17 giga E 8000
2 n. 2 diffusioni (apparati SICE che tra l’altro non da piu’ nulla ad Eutelia perchè hanno pura di non essere pagati) 3000 Euro
12.000 Euro piu’ accessori diviso 40 utenti a 19,90 fanno 600 rate/mensilità cioè 15 mesi. Poi ci sono gli affitti delle postzioni, la banda (quella garntita costa) ecc…. si vede subito che al primo guasto o necessita’ di rifare l’impianto eso verra’ abbandonato a se stesso……..
Il progetto della Regione è una vera cagata. Bastava invece fare i tralicci a vista, portarci la corrente e poi aprire a tutti gli operatori… spendevi un decimo e avresti avuto piu’ operatori in concorrenza tra di loro.
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si vede subito che al primo guasto o necessita’ di rifare l’impianto eso verra’ abbandonato a se stesso……..[/QUOTE]
Strano… di guasti ne capita spesso ma chissà come mai nel giro di poche ore vengono risolti, anche a livello di backbone
[QUOTE]Il progetto della Regione è una vera cagata. Bastava invece fare i tralicci a vista, portarci la corrente e poi aprire a tutti gli operatori… spendevi un decimo e avresti avuto piu’ operatori in concorrenza tra di loro. [/QUOTE]
I tralicci già ci sono e per il progetto eutelia vengono utilizzati soprattutto quelli di proprietà di Micromega; gli altri operatori sono liberissimi di noleggiare lo spazio sul traliccio e montare gli apparati che vogliono, ma chissà come mai nessuno ci ha investito.
Vediamo tra qualche mese, e cioe’ quando avranno collaudato e preso i soldi dei finanziamenti se poi spenderanno per la manutenzione. Ora sono obbligati per via del colludo…… e hanno ricevuto i soldi per mantenere il sistema per tre anni……..
I tralicci ci sono gia’? Si e no il 30 percento, poi hanno montato nei tetti dei comuni, nei cimiteri, nella casa della nonna dell’amico ecc……
In quanto agli altri operatori, forse non hanno ancora noleggiato gli spazi perche’ i prezzi di micromega sono alti (se devi servire tre utenze) a meno che appunto non ci si vada coi i soldi delle tue tasse (irpef) e cioe’ con i milioni di euro dati ad Eutelia. In questo caso non si tratta di investimento ma di un affare.
Ecco perchè dovevano fare i tralicci.
A proposito: in alcune aree il progetto Eutelia e Regione Toscana è illegale. Infatti ci sono diversi ricorsi in Europa e indagini della G.d.F.
Informati meglio……….
Ma per caso lavori per Micromega? No perchè nel caso ti informo che alcune ditte fornitrici hanno cessato di fornire ad Eutelia………..
Insisto: progetto fatto da incompetenti in modo superficiale senza nessuno studio preventivo e fatto in ottica elettorale…….
No, non sono di micromega né di eutelia, ma lavoro comunque per il progetto. Non capisco però tutto questo accanimento che hai… parli di illegalità del progetto in alcune aree, mi potresti fornire dei dettagli? Ma senza sarcasmo, è che non ne sono al corrente di questa cosa, non mi risulta che per la provincia dove lavoro e vivo (lucca) siano successe cose del genere però! Per il resto… trovami qualcuno che non campa coi finanziamenti pubblici… vogliamo nominare la Fiat che piange per avere gli ecoincentivi? Vogliamo nominare Berlusconi che ha venduto migliaia di abbonamenti mediaset premium col contributo sul DTT? In Italia purtroppo funziona così, triste a dirsi, ma almeno questo è un servizio che in tantissime aree è unico nel suo genere. Se poi mi dici che Eutelia è un’azienda marcia, quello è un altro paio di maniche ;)
Almeno se uno chiama freemax qualcuno risponde!!!
Invece se chiami allo 0187xxxxx e difficile trovare qualcuno che risponode caro stefano.
Di cosa si parlva di servizi, banda larga Regione Toscana o altro?
Comunque e’ molto piu’ facile (in ordine di difficolta’ inversa):
1 costruire un call center e una rete vendita
2 costruire una rete con i soldi di altri
3 costruire una rete, un call center e una rete vendita con proprie risorse in una terra dove culturalmente tutti aspettano che accada qualcosa o qualcuno da fuori porti qualcosa?
Senza polemica fabio, anzi molto dispiaciuto per come sono andate le cose…..
Comunque mi scuso per il post
luglio 11, 2010 alle 7:47 pm. (scritto in un momento di particolare coinvolgimento emotivo)
Dunque Enrico, rispondo con un po’ di ritardo raccontandoti una storiellina ambientata in un ipotetico medioevo.
C’era una volta un giovane disoccupato che viveva in una terra dove il lavoro spesso si traduce in due parole: emigrazione (non quella dei nostri nonni ma la sua versione aggiornata) o raccomandazione. Aveva studiato per tanti anni con ottimi risultati. Essendo molto legato alla sua terra decide di aprire una attività. Si guarda intorno e decide di aprire una panetteria: farà il pane anche perchè i suoi concittadini lo vanno ad acquistare nei paesi vicini. Questo giovane si chiamava willi, era un lavoratore infaticabile…
Va dai genitori, si fa prestare i soldi per le apparecchiature, la farina, gli arnesi di lavoro, perchè le banche non finanziano le idee ma solo i capitali, fa i corsi e chiede i permessi necessari. Dopo un anno è pronto per partire e comincia a fare pane e a venderlo tra l’entusiasmo dei suoi concittadini, un po’ stupiti che willi da solo abbia moltiplicato il pane come Cristo. Gli affari vanno bene, i suoi cittadini lo ringraziano perchè non devono piu’ recarsi nei paesi vicini per il pane e lui li ricambia assumendo nuovo personale, aumentando la produzione e, guardandosi intorno si accorge che tanti sono i paesini senza panetterie e quindi contatta i feudatari del posto e presenta il suo modello di azienda facendo vedere, prove alla mano, che si puo’ evitare di emigrare o farsi raccomandare.
Dopo due anni di lavoro ha aperto 40 panetterie e ha circa 1000 clienti felici…. Viene anche chiamato due volte a parlare della sua esperienza in ambienti che contano. Viene chiamato da un Re ma non dal suo, quello di un paese vicino…..
Ma ad un certo punto il Re in persona, questa volta il suo, decide con un editto di occuparsi della distribuzione del pane. Forse ha capito che il suo potere puo’ dipendere dal pane dato alla gente?
Decide quindi di dare 2 milioni di fiorini ad una panettiera di sua conoscenza di nome Amelia per aprire una panetteria proprio di fronte a quella del nostro amico e di farle aprire tante panetterie esattamente dove le aveva già aperte il nostro amico willi. Di questa Amelia la gente non parla bene ma deve avere delle qualità nascoste che vengono apprezzate….. dal Re e dai suoi “dignitari”
Willi dapprima non si scoraggia e leggendo l’editto cerca di capire se puo’ parteciparvi. Purtroppo non puo’ perchè una condizione per partecipare è che non si posseggano panetterie….. ma willi è fiducioso perchè nell’editto è detto chiaramente che le panetterie verranno aperte solo laddove non vi sia il pane, anzi, si reca più volte dal Re in persona portando elenchi delle sue panetterie, i prezzi del pane, e chiedendo ai feudatari della sua zona (tra l’altro tutti suoi stimati clienti) di dire al Re che comprano il pane da lui…… Spiega che basterebbe una piccola parte dei fiorini per dare pane a tutti e ad un prezzo più basso dell’attuale. Ma il Re sembra non essere interessato…..
Il Re gli propone di entrare in affari con Amelia…. Willi ovviamente rifiuta.
Allora il nostro intraprendente giovane si reca dai feudatari della sua terra, più volte. Ma i feudatari gli voltano le spalle, pur continuando alcuni a comperare il pane da lui cominciano a guardarlo con diffidenza, quando lo incrociano per strada lo evitano, alcuni fanno strane richieste a willi che lui non può accettare e che non accetta. Il pane infatti non può regalarlo, per rispetto anche ai ragazzi che lavorano con lui e che non avrebbero di che campare.
Amelia apre la panetteria in pompa magna, il Re in persona viene all’inaugurazione e pronuncia un discorso altisonante: “finalmente anche qui abbiamo il pane”, il giovane willi guarda la scena dalla sua panetteria proprio di fronte e comincia a chiedersi: ” il Re deve avere una qualche gravissima malattia alla vista, io sono qui di fronte e vendo pane e non mi vede. Andrò da lui e lo inviterò personalmente nella mia panetteria. Così willi prende calamaio e carta e scrive al Re, lo invita a venire da lui quando il Re si recherà la prossima volta nella sua terra per riscuotere i tributi. Questo avviene ogni 4-5 anni ed è un momento molto importante. Il Re, letto l’invito del giovane fa rispondere ad un suo dignitario (pardon dignitaria) che scrive a willi chiedendogli come fa a fare il pane senza comperare l’acqua dai suoi dignitari. Willi spiega che ha una fonte proprio li vicino e che non gli serve comperare dai dignitari del re l’acqua, c’è proprio un editto che dice questo. Il Re risponde “Se non compera l’acqua da noi non puo’ fare il pane” e “quella è la prova che li manca il pane” conclude la dignitaria. “Ma tutti lo mangiano il mio pane, anche i suoi feudatari” risponde il giovane willi portando due faldoni di documenti e invitando dignitari e Re a venire a trovarlo nella sua panetteria.
La favola sta per finire: Amelia è stata arrestata per ordine del Papa, il Re continua a sfornare il pane con i soldi dei tributi riscossi, il popolo è contento, i dipendenti di willi sono tentati di abbandonarlo per Amelia, willi va avanti anche perchè in gioco ora c’è molto di più.
La settimana scorsa un alto dignitario di corte del Re è venuto a fare un discorso altisonante nel piccolo feudo ed a un certo punto ha esclamato: “”non capisco perchè nel nostro feudo i giovani vanno a cercare fortuna altrove”. Penso che willi potrebbe spiegarglielo per bene.
Morale della favola: si dice che il medioevo sia stata un’epoca oscura. Almeno in quell’epoca ci si poteva appellare in certi casi ai tribunali del Papa quando il potere imperiale diventava autocratico. Ma oggi Firenze non è Canossa, a Roma non c’è traccia di un Gregorio VII e viviamo tempi in cui le Amelie di turno contano più delle Matilde di Canossa.
E si, il medioevo era un’epoca proprio oscura: le sante contavano più delle troie: meno male che viviamo in tempi più civili oggi……
P.S. ovviamente ogni riferimento a persone o fatti reali è ….. puramente casuale……..
Ho letto su un blog che Ozzano dell’ Emilia è coperto dal Wimax è un sistema valido?