Corriere della Sera, interessante articolo sul WiMAX in italia e Ariadsl
MILANO – Chi ha vinto davvero la gara della scorsa primavera per le frequenze WiMax che ha portato, complessivamente, 136 milioni nelle casse dello Stato? L’israeliano della Silicon Valley Davidi Gilo o la Goldman Sachs?
La questione e il dubbio, a oltre cinque mesi dall’assegnazione delle licenze, ruotano intorno a una piccola società umbra, la Ariadsl, appena rinominata semplicemente Aria. E con un assetto da cui spunta la sorpresa. Tra tutti è l’azienda che si è accaparrata il maggior numero di frequenze, comprando diritti d’uso (15 anni) che coprono tutt’Italia, tranne la Sicilia. Ha speso 47 milioni, programmandone 250 di investimenti per realizzare la rete wireless a larga banda, cioè internet ad alta velocità e servizi telefonici sfruttando le frequenze radio, una volta di proprietà del ministero della Difesa. Insomma con il WiMax, fratello maggiore del WiFi, siamo alla vigilia di un salto di qualità nell’offerta «senza fili». E, tra l’altro, a fiutare l’affare sono state anche le Poste libiche (Lybian Post Telecommunications Information Technology Company, presieduta dal colonnello Gheddafi in persona) che in pieno agosto hanno comprato la maggioranza relativa (14%) della quotata Retelit, anch’essa aggiudicataria di uno dei lotti WiMax messi in vendita dal ministero delle Comunicazioni. Subito dopo la gara, la piccola Ariadsl è finita al centro dell’attenzione: nata nel 2005 per iniziativa di tre imprenditori umbri, la svolta avviene quando un riccone americano che ha casa (anche) a Todi vuole una connessione internet veloce.
È Davidi Gilo, 51 anni, israeliano con cittadinanza Usa, uno che nel ’99 vendette la propria azienda (Dsp Communications) a Intel per 1,6 miliardi di euro e che poi creò la Gilo Ventures per investire in aziende. Gilo per la connessione nella sua casa di Todi si rivolge alla Ariadsl, poi se la compra, la trasforma in spa, trova altri soci di minoranza (tra cui il fondo russo Ikon e Goldman Sachs) e la manda alla conquista del WiMax. «Avremo 1.200 dipendenti dagli attuali 30», afferma a caldo. Adesso ci siamo quasi. Solo che nel frattempo sono emersi alcuni particolari degli accordi con uno degli altri soci, ritenuto fin dall’inizio di minoranza e puramente finanziario: Goldman Sachs. O meglio, due fondi del gruppo: Elq Investors e Goldman Sachs Investment Partners Holdings Offshore. Gli accordi contrattuali riguardano la holding olandese che controlla al 100% la Ariadsl di Todi. Che cosa dicono questi patti parasociali sottoscritti in Olanda? Che Goldman Sachs ha prerogative di governance tali da possedere il controllo esclusivo diretto della holding e quindi indiretto della società vincitrice della gara. E Gilo, dunque? Le sue azioni «pesano» meno di quelle di Goldman. Per sostenere lo sviluppo è stato infatti necessario ricapitalizzare la capofila olandese e Goldman ha sottoscritto il 40% delle azioni di classe C, una percentuale che nei complessi meccanismi di governance è sufficiente a bloccare decisioni strategiche fondamentali come business plan, nomina dell’amministratore delegato e approvazione del bilancio. Abbastanza per rimanere con il dubbio: il vero vincitore del WiMax italiano è stato mister Gilo o Goldman Sachs?
Fonte: Corriere.it
Che fine farà il nostro WiMAX?
L’affare è potenzialmente multimilionario, ma ho paura che l’Italia non percepisca il reale valore del WiMax. Probabilmente gli attuali provider, almeno nel breve periodo, non hanno nemmeno molto interesse alla proliferazione di questa tecnologia: hanno la sicurezza, in ogni caso, della tipica pigrizia antitecnologica tutta italiana …
Si sta facendo troppa poca informazione a riguardo, a breve farò una piccola ricerca e creerò un post.
Viva il Wimax, viva chi ne parla.
Wil
Non vedo l’ora di leggerlo! :D
Francia o Spagna… purché se magna…a meglio purché connessione ad una velocità decente. Chi ha ADSL , anche a banda “stretta”,non può capire la frustrazione a navigare in pagine ora sempre più “pesanti”, a rinunciare a scaricare aggiornamenti a programmi perché di dimensioni mostruose per i 56K del doppino a desistere dal fare tante altre cose. Chiavetta, umts, hspda? si..ma se poi per fare una banalissima chiamata col cellulare a 20 min da Bologna la linea cade 2-3 volte?Immaginate a connettersi via Umts o altro. Ed allora Gilo ,Goldman Sachs, russi, libici..fosse anche Bin Laden..dateci quello che i cittadini di paesi decenti , dove i politici non sono impegnati a farsi solo gli affari loro o a discutere dei sommi sistemi ed a scannarsi, hanno ha già da tempo.
Non è pigrizia ..solo un sano qualunquismo che è l’unica reazione possibile a questo italianissimo muro di gomma . L’altra è l’aereo: biglietto di sola andata,..ma non Alitalia!
Il vero vincitore dell’asta Wi-Max è stato il Governo Italiano e il minstro dei trasporti che hanno incassato 147 Milioni di Euro. E Basta! i perdenti sono sempre i consumatori e tutti coloro che attendevano questa nuova tecnologia per avere finalmente banda anche in posti dove non sarebbe mai arrivata.
Per quanto riguarda Aria è da tempo ormai che che fanno proclami tipo 1200 dipendenti, 4000 rivenditori, prezzi da 20,00€, ma alla fine si sono rivelate solo indiscrezioni. La solita commedia all’italiana.
be si come al solito si fa prima tanto fumo, speriamo però che ci sia l’arrosto :(
@alex
So di cosa stai parlando, io sono passato dal 56k al gprs al costoso edge, ora finalmente dopo dieci anni ho l’adsl, dopo 10 anni. SCANDALOSO!!!
Meglio tardi che mai.
@stefano
io credo che sia il caso di dare alle aziende il tempo per creare le infrastrutture tecniche e per mettere in piedi il servizio. la vincita della gara, se non sbaglio, è stata ratificata dal nuovo governo solo il 23 maggio scorso e non credo che attivare da zero un nuovo servizio sia cosa da poco. in piu’ trovo corretto anticipare indicazioni sull’offerta commerciale (a me personalmente dà l’idea che ci stiano lavorando e non che sia solo fuffa). e da ultimo leggo proprio qui che a Todi da domenica faranno provare a chiunque la connettività.
non mi sembra proprio la solita commedia all’italiana
Quando arrivera la wimax in provincia di Pescara (regione Abruzzo)???
pleaaaseeeee….
it’s urgent !!!!
non ho idea di chi siano i provider del servizio, avevo visto una volta un provider su questo sito quando si parlava delle ditte in gara ma pero il sito dice che non ce copertura ancora (quanto tempo si prende???)
il digital divide in italy e una cosa pazzesca :(
e dobbiamo sentire parlare di accelleratore di particole LHC etc… e in certi posti dell’italia siamo ancora con il dial up (????)
what the f…k !!
Leggete il passaggio “a fiutare l’affare sono state anche le Poste libiche (presieduta dal colonnello Gheddafi in persona) che in pieno agosto hanno comprato la maggioranza relativa (14%) della quotata Retelit, anch’essa aggiudicataria di uno dei lotti WiMax messi in vendita dal ministero delle Comunicazioni.” e poi chiedetevi se ha – o meno – a che fare con l’esoso pagamento che il Governo Italiano, nella persona del capo dei capi, ha concesso alla Libia… casuale? Per i ciechi probabilmente…