Il WiMAX? Un disastro….forse no
Secondo il primo operatore carrier WiMAX Australiano Hervey Bay’s Buzz , il WiMAX sarebbe un “disastro“.
Il CEO del carrier Buzz, Garth Freeman, in una confererenza sul WiMAX tenutasi a Bangkok negli scorsi giorni, ha denunciato le carenze del WiMAX, evidenziando il fatto che quando le antenne non sono a vista il segnale diventa inaccettabile con latenze troppo elevate per permettere applicazioni come il VoIP.
Quello che ha colpito delle sue dichiarazioni è stato proprio il fatto alla stessa conferenza di un anno fa il CEO aveva espresso un parere totalmente positivo a favore delle tecnologia del WiMAX e che in seguito lo stesso operatore ha spinto sulla pubblicità proprio a favore del servizio VoIP molto più conveniente degli altri operatori, campagna pubblicitaria che ha fatto salire in due mesi il 10% della clientela del carrier Buzz e del 25% il valore azionario.
Secondo il CEO Freeman, il WiMAX è destinato a non durare, l’utilizzo delle frequenze 3GHz per trasportare segnale oltre le pareti dei palazzi e un “aspettativa poco realistica”, la cosa interessa anche l’italia visto che le frequenze WiMAX che si andranno ad utilizzare saranno esattamente quelle 3GHz.
Il carrier australiano ha deciso quindi di abbandonare il WiMAX e di dedicarsi a altre tecnologie.
Fonti:
Punto Informatico
New York Times
Stamane 25 Marzo 2008 la società Airspan che ha costruito la rete WiMAX del carrier Buzz, ha dichiarato che la stessa società ha optato per la creazione di una rete a basso costo non specifica per il VoIP e questo è il motivo dei problemi. Di seguito il comunicato stampa della società Airspan
Airspan released this today in defense of Buzz Broadband CEO’s attack on WiMAX.
Marketing Release
Date: 3/24/2008
Re: Buzz Broadband
Public Statements Concerning WiMAX and Airspan by the CEO of Australian WISP, Buzz Broadband
This week, at a WiMAX conference in Thailand, the CEO Buzz Broadband of Australia railed at the audience that WiMAX was a “disaster”. CEO Garth Freeman made several disparaging remarks about the range of WiMAX systems and their ability to carry VoIP traffic.
Buzz Broadband deployed Airspan MicroMAXd, ProST, and EasyST equipment to around 200 users, the same equipment that is installed in many of the 100 or so other Airspan WiMAX deployments. In addition to broadband services, Buzz Broadband intended also to offer VoIP services to its subscribers. Mr. Freeman’s recent statements highlighted two complaints: the range of the solution, and the quality of service (QoS) capabilities for voice traffic.
With regard to range, although Airspan offers both micro-cell and macro-cell base station solutions, Buzz Broadband opted to go with the less-expensive micro-cell base stations in order to reduce cost. This was a well understood tradeoff of cost vs. range. In support of larger cell radii, particularly in support of indoor desktop CPE devices, Airspan offers the HiperMAX base station, which offers the best link budget in the industry for an 802.16d-2004 solution.
Regarding QoS for VoIP, MicroMAX certainly offers appropriate QoS for wire-line quality voice support, but, as an access technology, can only do so for the portion of the link between the user device and the base station. In the case of Buzz Broadband, we know that there were significant under-provisioning issues in the core network which connected the Airspan equipment to the Internet. Very early in the relationship, Airspan technical services determined that Buzz’ backhaul network was considerably under-dimensioned (again to save cost) and lacked sufficient QoS, and that these factors were the direct cause of VoIP quality issues in the network. Airspan even went so far as to offer to fund a third-party analysis to help Buzz understand these issues. Both Airspan’s help and third party assistance were refused by Mr. Freeman.
At Airspan, we pride ourselves on our customer service and excellent products. In the case of Mr. Freeman’s company Buzz Broadband, we exhausted all avenues to help this customer re-engineer their core network and resolve these service issues. In the end, with Mr. Freeman rejecting help from the outside, the technical and financial resources of Buzz Broadband were not sufficient to deploy a functioning network to the satisfaction of its customers. We regret the distress caused by Buzz’ poor network architecture decisions to the customers in need of Broadband Internet access and VoIP services.
It is unfortunate that Mr. Freeman felt the need to broadcast his difficulties in such a public fashion. WiMAX has proven to be enormously successful from a technical standpoint, and Buzz’ allegations, even when so easily dismissed, are a distraction to the WiMAX industry and ultimately a disservice to the millions of satisfied broadband wireless access consumers worldwide.
If you should have any questions regarding this or any other concern, please don’t hesitate to contact me at Airspan on 561 893-8643 or dbyrne@airspan.com.
Best Regards,
Declan Byrne Chief Marketing Officer Airspan Networks, Inc.
Mi sembra pazzesco che da un lato si parli del wi-max come una tecnologia già presente e ben funzionante nella gran parte dei paesi sviluppati.
Dall’altro lato invece se ne parla come una nuova tecnologia sperimentale, di cui NON SI SAPREBBE DIRE COME SARà…
E questa contraddizione l’ho riscontrata più volte.
non capisco.
Guarda secondo me è una mossa studiata per ottenere un determinato effetto che ancora non riesco ad inquadrare.
Concorrenza?abbattere la concorrenza demoralizzando gli avversari?
Mi pare piuttosto fuori ordine come strategia…eheh
…”e’ una mossa politica perche in quell’area si vuole sponsorizzare la connessione a 900 Mhz meno costosa “…
Infatti non credo nemmeno io a sta notizia.
Sappiamo bene che il segnale non si ferma per qualche palazzo, a meno che il ripetitore sia parecchio lontano da impedire la connessione allora la cosa cambia.
Sarebbe bello che qualche responsabile delle aziende vincitrici dell’asta wimax facessero sentire quì la loro voce.
Almeno per fugare i dubbi di carattere tecnico.
Cosa ne pensate?
Sì, Skyzoo. Difficile darti torto in quanto questi dubbi potrebbero essere risolti in tal senso.
la teoria di propagazione e fading dice che più è alta la frequenza di un’onda elettromagnetica e più questa è soggetta ad attenuazione dovuta alla distanza e agli ostacoli. Fino a qualche anno fa queste frequenze (3,5Ghz) venivano usate esclusivamente per collegamenti in ponte radio punto-punto in visibilità diretta, ossia senza ostacoli frapposti.
Se avete un telefonino con test monitor fate un esperimento: controllate in casa vostra con che valore di campo arriva il segnale GSM e quello UMTS, misurato in dbm. il valore dovrebbe essere tra -70 (ottimo) e -100 (brutto). Nella maggioranza dei casi l’antenna trasmittente è la stessa, quindi stessa distanza e stessi ostacoli, ma il segnale GSM (900 Mhz) arriverà molto più forte del segnale UMTS (2 Ghz). C’è da dire che l’ampiezza di banda trasmessa è maggiore all’aumentare della frequenza di trasmissione, ma poi però servono maggiori potenze, e le ASL/ARPA non rilasciano le autorizzazioni agli operatori, nessuno vuole le antenne vicino casa però poi gli stessi si incazzano perchè il servizio fa schifo…….
non sarebbe la prima volta, ma gli ingenti investimenti effettuati per l’acquisizione delle licenze che fine farebbero? tutto ciò è un pochino strano.
Salve poso dare un comento con dei risultati. Ci sono pu di 64 Instalazioni nel Mondo con anche 300.000 utenti collegati con Full Mobility in WMAX a 3.5. nche su questa frequenza comunque irisultati sono ottimi se il prodotto ha una corretta gestione dela rilfesione NLOS.Sicuramene e anch sul consozio sarà data ponta risposta anche da parte dei vincitori delle Aste, bisognerà creare un Business Model Corretto per creare differenti settori e Target.Sicuramente non sarà slamente laconnesione a Internet a dare esito Positivo del Business Plan ma anche le applicazioni a valore aggiunto come : Elearning,Sicurezza,Egov,VPN,Sanità. saranno fondamentali nel piano di rietro. Comunque dalle mie esperenze anche estere il WIMAX Funziona con una correta configurazione e pesi dei Serizi erogati
insider trading…..
cioè?
http://canali.libero.it/affaritaliani/economia/nokiawimax020408.htm
è OT ma non so dove postarlo…..
ciao a tutti.
Comunque mi sembra di capire che i problemi di cui si lamenta quel responsabile sono imputabili ad una scorretta impostazione di quel particolare network, che è stato sottodimensionato per motivi economici e da qui tutti i problemi…correggetemi se sbaglio.
esatto
VoIp questo incompreso…
Scusate ma pensate che tutte le varie compagnie telefoniche non si “incavolino” (come sono carino stasera) se ti tiro su una rete che in un attimo demolisce tutto il lavoro di tessitura e trama dei costi telefonici.
Orsù forza ! Sforzatevi di capire ! Non posso creare qualcosa che se mi metto a fare VoIp ti inkiappetta i gestori alternativi, è concorrenza sleale…
Anno 1993/94 ho conosciuto un emergente manager dell’allora stratosferica Infostrada.
Domanda: “Ma come cavolo fa la vostra azienda a fornire dei costi così bassi ?”.
Attenzione che ai tempi codici di preselezione e le varie CPS non esistevano, e i clienti risparmiavano anche a costo di spendere uno scatto se trovavano occupato dall’altra parte (i cositetti POP di infostrada).
Risposta:” semplice, my dear (come sono cool stasera), UNA TELEFONATA COSTA A TELECOM 1 LIRA PER OGNI CENTRALE CHE PASSA.”
….. Faccia del sottoscritto del tipo :” La mucca che guarda il treno che passa”.
E’ ovvio che latenze tali che i protocolli anche più stracompressi VoIp non siano efficaci sono praticamente necessarie a scoraggiare il nascere di “branch links” tra aziende via tecnologia WImax, nes’t pas ?
Se voi pensate quanto stanno guadagnando chi fà telefonia “convenzionale”, che i ponti radio li sta usando su frequenze totalmente private e magari governative da una trentina d’anni…
ma li la latenza non c’è ?
Purtroppo, come tante cose, gli interessi dei giganti fanno si che il piccolo ne subisca le ingiustizie e le asperità.
COME SONO STUFO STASERA !