WiMax supererà quota 100 milioni di utenti entro il 2014 (società di ricerca Maraved).
Entra dunque nel vivo la competizione per l’aggiudicazione delle licenze, che in base alle offerte presentate porteranno a una copertura capillare di tutto il territorio nazionale.
Grande protagonista, la società del gruppo Mediaset Elettronica Industriale, che possiede le reti di telecomunicazioni con cui vengono diffusi la maggior parte dei servizi televisivi del gruppo e che si occupa della loro realizzazione e manutenzione, che ha presentato offerte per tutto il territorio nazionale, così come Telecom Italia, Ariadsl, A.F.T., E-Via (Gruppo Telit), Wind e Toto Costruzioni.
In posizione più defilata rispetto alle premesse, Fastweb, che gareggia soltanto per le licenze regionali in Lombardia e Veneto.
Si passa ora alla seconda fase della gara, quella dei rilanci, a cui sono ammesse solo le società che hanno presentato offerte ritenute valide.
La seconda fase dell’asta, quella dei cosiddetti miglioramenti competitivi, partirà il prossimo 13 febbraio e dovrebbe durare pochi giorni.
In base a quanto stabilito dal regolamento, chi risulterà vincitore in più di una graduatoria dovrà comunicare, all’inizio della fase dei rilanci, per quale blocco intende mantenere i diritti connessi con l’aver presentato la migliore offerta.
Le frequenze WiMax, secondo il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, “sono tra gli strumenti più efficaci” per ridurre il digitai-divide e per l’affermazione della banda larga quale “nuovo servizio universale del XXI secolo”.
“L’interesse che si è manifestato per la gara, con offerte iniziali su tutti i lotti di frequenze, è un segnale incoraggiante per la fase successiva”, ha aggiunto il ministro, sottolineando che “la diffusione del WiMax costituirà una grande opportunità per incrementare la competitività delle imprese sia sul mercato interno, sia su quello internazionale”.
Il WiMax, in Italia come in Europa utilizza la banda 3.5 GHz. La tecnologia, sfruttando la propagazione via radio, è in grado di coprire in modo economico anche le aree più difficilmente raggiungibili e permette di realizzare connessioni alla rete
ad alta velocità (fino a 74 Mbit/s) in un raggio di circa 50 chilometri, contro le poche decine di metri del Wi-Fi.
Secondo la società di ricerca Maraved, il WiMax supererà quota 100 milioni di utenti entro iI 2014. iI mercato per quella data dovrebbe arrivare a valere oltre 42 miliardi di dollari.
Entro la seconda metà di quest’anno, la tecnologia verrà integrata nella maggior parte dei laptop, per passare poi gradualmente a diventare una componente essenziale di smartphone e dispositivi consumer electronics.
Fonte: www.key4biz.it
“Il WiMax, in Italia come in Europa utilizza la banda 3.5 GHz. La tecnologia, sfruttando la propagazione via radio, è in grado di coprire in modo economico anche le aree più difficilmente raggiungibili e permette di realizzare connessioni alla rete
ad alta velocità (fino a 74 Mbit/s) in un raggio di circa 50 chilometri, contro le poche decine di metri del Wi-Fi.”
Sono un po’ dubbioso sul fatto che alla prova dei fatti il segnale wimax coprirà fino a 50km effettivi, e poi bisognerà vedere con quale qualità del servizio si arriverà agli utenti finali.
Sarebbe meglio non farsi false illusioni, e tanto per gradire, sarebbe fantastico avere la testimonianza di utenti che già ora ne usufruiscono (all’estero ovviamente).
meglio dell’umts, superumts e del 56 k lo sarà sicuramente, ci metto la firma
100 milioni nel 2014 in tutta europa?
Perfetto allora noi prima del 2020 almeno ce lo scordiamo…
Forse per copertura sarà migliore del HSDPA per potenza non ne sono molto sicuro!
…l’HSDPA é un’evoluzione (sempre assimmetrica) della famiglia 3G (UMTS,ecc.), uno dei passi verso il tanto declamato LTE …ma se siamo in 2 utenti sulla stessa cella, con HSDPA ci becchiamo 1/2 risorsa (circa) ciascuno
la famiglia IEEE invece, cui appartengono WiFi e WiMax, parte da “presupposti ethernet” – per dirla semplice – quindi ogni link é in grado di fornire la capacità max nominale, a patto che vi sia a monte banda allocata sufficiente a supportarlo
il degrado derivante da distanza, ostacoli e morfologia del territorio, oltreché densità di copertura (celle, AP, base-station, ecc…), interessa naturalmente tutte e due le tecnologie