Il WiMAX tecnologia da ultimo miglio
Il WiMAX sarà una tecnologia da ultimo miglio, come già abbiamo detto nei post recenti, una buona rete WiMAX che possa connettere molti utenti dovrà per forza appoggiarsi ad una rete in fibra ottica che possa permettere la trasmissioni ad elevate velocità. Quindi una volta assegnate le licenze per la gestione delle frequenze WiMAX, al momento tutto fermo fino al 22 Novembre, per garantire una copertura decente e funzionale si avrà una necessità assoluta di una rete in fibra ottica che in alcune zone d’Italia, dovranno essere costruire da zero a costi molto più elevati del normale filo di rame.
Telecom tempo fa aveva iniziato il cablaggio di molte città e paesi con fibra ottica, almeno con le centraline diciamo compatibili a tale tecnologia, ora al momento in Italia le reti in fibra ottica più estese sono quelle della Fastwed e della Retelit.
Ho letto su chips and salsa che è un supplemento del manifesto un intervista di gabriele de palma ( gabriele@totem.to)a maurizio decina presidente della fondazione ugo bordoni che dice che l’umts è meglio del wimax che anche nelle lande desolate, dove appunto abito io non sarà di grande utilità! Che faccio invito questo signore e lo faccio connettere col mio cellulare solo dalle 17 alle21?
chissà forse in linea teorica l’umts potrebbe dare molto di più di quello che attualmente utilizziamo, ma anche il wimax in linea teorica otrebbe coprire aree di 50Km l’umts lo fa?
CMq se Maurizio Decima dice questo avrà i suoi buoni motivi.
L’umts è una presa per i fondelli!! Vengono sbandierati i valori download e basta come che una connessione internet di qualità avesse bisogno solo di quello. E poi ai prezzi dei nostri furbi gestori telefonici NON è nemmeno da considerare come una possibilità di accesso vero a internet. Il wi-max DEVE essere libero e alla portata di TUTTI come costi altrimenti saranno tutti soldi gettati al vento. Finita la parentesi pessimistica: mi auguro, anche visto che c’è tanta gente che si stà svegliando, che questa tecnologia sia adottata dappertutto e possibilmente in combinazione alla versione mobile della stessa.
p.s. non so se il raggio d’azione del wimax sarà effetivamente 50km, ma di sicuro l’umts non ci arriva e per di più con una marea di problemi.
Da quello che so, il wimax ha una notevole portata, visto le frequenze che utilizza, forse non proprio 50 km che probabilmente saranno il limite massimo di portata ( il limite dell’anello ), ma sicuramente molto alta. Il vero problema nasce nelle zone collinari o montuose, dove le onde radio vengono bloccate e possono nascere “zone d’ombra”. Vale lo stesso discorso per l’umts ovviamente (anzi sicuramente è peggio).
Riguardo alla possibilità di avere un servizio wimax gratuito, penso che sarebbe un bel sogno, ma dato che siamo in Italia ( dove la concorrenza stranamente porta ad un rialzo delle tariffe ), secondo me sarebbe un ottimo risultato se fosse venduto ad una tariffa sotto i 20 €.
PS sono daccordissimo con skyzoo73 sul fatto che tutti dovrebbero avere un accesso internet gratuito ed accettabile. Ma non sono molto ottimista al riguardo.
ciao a tutti
Per come la vedo io, non basta confrontare valori strettamente tecnici per confrontare le tecnologie; bisogna pensare innanzitutto al livello dei servizi che si possono erogare sull’infrastruttura, di conseguenza alla duttilità della tecnologia che li può supportare; l’UMTS é nato da concetti di telefonia e vi rimane strettamente legato; gli aspetti “multimediali” che supporta sono comunque fortemente correlati a tipologie di servizi “classicamente Telco”; tutti gli standard 802.1x invece (wi-fi, wi-max, zig-bee, ecc….) sono una “proiezione” dello standard ethernet verso il mondo radio e per quanto possano in alcuni casi specifici avere tecnicality inferiori a questa o quella tecnologia telco (GSM, GPRS, UMTS, CDMA…), le loro potenzialità sono enormemente maggiori perché si possono – e devono – misurare sulla qualità e varietà di servizi che é possibile abilitarvi sopra, mantenendo l’indipendenza dall’infrastruttura di rete stessa. Tale caratteristica non é attuabile gratuitamente con le altre tecnologie e rappresenta la vera “minaccia” per gli operatori telco che utilizzano la componente tecnica della rete stessa per legare l’utenza ai propri servizi; la topologia di rete che conosciamo e che in Italia viene fortemente” protetta” é:
backbone terrestre cella radio –> terminale utente
il verso delle frecce non é casuale…. il terminale da solo non é in grado di operare con alcunché, se non esiste una cella e relativa infrastruttura cui fare riferimento
mentre con WiMax, ad esempio, i concetti di “cella” e “terminale” perdono i propri confini ed il terminale può tranquillamente interoperare con gli altri:
AP (cella) AP (terminale fisso) AP (terminale mobile) ….ecc….
si può quindi facilmente immaginare quale sia la potenzialità di questa architettura, che con una topologia di rete “mesh” (peer-to-peer) sarebbe in grado di fornire una capacità trasmissiva tendente ad infinito (più sono i nodi, più aumenta), totalmente “anarchica” e quindi totalmente diversa dal modello di business classicamente telco cui siamo abituati (e che vogliono costringerci ad usare ancora per anni a venire) …
tralaltro; il backbone può tranquillamente essere realizzato utilizzando le “celle” stesse, NON é necessaria una rete terrestre, con costi ovviamente minimi; con una rete mesh, inoltre, anche il concetto di backbone sparirebbe…
da qui la forzatura presente nel bando del Ministero, che impedisce di usare la tecnologia per il backhauling, tagliando le gambe a tutti quelli che non hanno già una capiente rete terrestre !
indovinate un po’ chi ci guadagna ?
Andrea
http://www.wimaxlibero.org
Scusate ma a leggere questo articolo la domanda sorge spontanea: il fatto che anche il Wimax sia una tecnologia da ultimo miglio significa che chi oggi non è raggiunto dall’adsl è condannato a fare a meno per sempre della banda larga? Perché se dobbiamo ancora affidarci a Telecom (da cui io mi sono appena staccato), tutte le speranze nel superamento del digital divide vanno a farsi benedire… Se la prospettiva è questa tanto vale non farsi illusioni e utilizzare l’unica tecnologia totalmente wireless oggi disponibile, ovvero l’umts/hsdpa, peraltro in rapida evoluzione.
Si, ma cosa ti fa pensare che invece con UMTS/HSDPA le varie Telco saranno intenzionate a coprire le zone digitl-divise ?
Andrea
Il cosiddetto 3G non ha bisogno di cavi ma solo di antenne, e tutti gli operatori ormai sono in grado di garantire la copertura totale del territorio. Il problema del digital divide sarebbe praticamente superato con questa tecnologia se solo esistessero offerte competitive con le flat adsl.