Tutta l’attenzione sul WiMAX
Avevamo perso le speranze, non abbiamo sentito date precise riguardo l’assegnazione delle frequenze WiMAX, di colpo oggi, la notizia, ho scosso il mondo mediatico, la prossima settimana vedremo finalmente lo svolgersi delle aste. Da come le cose si stavano mettendo, ricordo che le aste erano annunciate da Giugno, sembrava che questa cosa fosse passata in secondo piano o quasi dimenticata, ma a quanto parà ci hanno lavorato ancora su.
Voglio ricordare che i prezzi base delle frequenze sono di 45 milioni di Euro, più salgono, più si corre il rischio di avere una tecnologia dai costi elevati, come certo già sapevamo, da quello che ho capito nel comunicato stampa non si fa voce di frequenze libere, gridate a gran voce da quasi 200.000 mila persone.
Comunque si sono aggiunti dei punti molto importanti che riporto qui:
“A livello teorico è comunque possibile che un operatore che faccia domanda per tutte le macroaree riesca ad aggiudicarsele tutte, creando così un network nazionale. Le altre 21 licenze saranno invece a dimensione regionale e saranno “prioritariamente riservate a concorrenti che non dispongono già di licenze Umts“. Da Repubblica.it
E anche:
“Saranno quindi di fatto esclusi i quattro grandi operatori (Telecom, Vodafone, Wind e H3G), mentre sarà agevolata la partecipazione al bando delle imprese più piccole radicate sul territorio. ” Da Repubblica.it
“Essenziale per aggiudicarsi la gara sarà non solo l’offerta economica, ha sottolineato ancora il ministro, ma anche la garanzia di copertura del territorio per aiutare i Comuni più svantaggiati a superare il digital divide. Il bando prevede infatti degli obblighi di copertura misurati a punti in base al numero di Comuni in cui vengono installati impianti Wi-max: 60 è il punteggio minimo da raggiungere ed almeno la metà dovrà derivare da impianti collocati in Comuni a “digital divide totale”.” Da Repubblica.it
Cosa ne pensate?
Lapidariamente direi: tutti ce lo aspettavamo !
….in attesa di leggere per intero il bando, non ancora disponibile in rete, posso solo constatare quanto Il Ministero, in contrasto col proprio nome, sia distante dalla rete e dalla gente; le “Comunicazioni” probabilmente sono unicamente interne ai Palazzi del potere. Dal poco che si legge, emergono subito alcuni punti aberranti:
– le valutazioni sui concorrenti sono basate unicamente sulla capacità finanziaria; qualche groooosso produttore di gelati in cerca di investimenti per i propri risparmi, potrebbe battere un piccolo provider con alti contenuti tecnologici (WiMax gusto variegato amarena…)
– il protezionismo dichiarato verso gli operatori “emergenti” é in realtà penalizzante verso gli stessi, perché li costringerà a poter competere unicamente per le aree minori; di fatto, si realizza un favoritismo proprio per gli operatori già consolidati (nel testo vi é anche una forte contraddizione, ma aspetterei di leggere il bando per evidenziarla…)
– il requisito delle “società di capitale”, esclude di fatto qualsiasi associazione senza fini di lucro dalla partecipazione…. tralaltro non so come potrebbero fare le PP.AA. locali, costrette con le proprie società partecipate a destreggiarsi sempre su tematiche “pubblico/privato”, “lucro/non-lucro”… ma tanto le Regioni sono sempre senza soldi
…il lato positivo: meglio comunque averlo, il WiMax: ma a queste condizioni, l’avremo mai ?
Andrea Rodriguez
http://www.wimaxlibero.org
non vorrei aver interpretato male, ma se io mi abbono con un operatore non posso lavorare a milano e a palermo con la stessa connesione? devo fare due abbonamenti, cioè uno per chi gestisce la area di milano e uno per chi gestisce la area di palermo?